L’importanza dell’educazione

La casa è il primo luogo dove ci viene impartita l’educazione, con i genitori che sono il nostro primo insegnante, il più importante. Nella nostra infanzia è la madre la prima che solitamente si prende cura dell’insegnamento dei figli e, di concerto con il padre, ci insegna l’importanza di una buona istruzione nella vita.

Quando abbiamo poi tre o quattro anni veniamo mandati all’asilo, per iniziare un percorso che ci porta ad uscire dal guscio materno e ci fa conoscere altri bambini, ci fa crescere. Qui sono le maestre che diventano insegnanti di vita, in prima persona, ci insegnano il rispetto per gli altri bambini.

Dall’asilo si passa poi alle elementari, dove si impara a leggere e scrivere, si inizia a studiare la storia e la geografia, per poi passare alle scuole medie inferiori e quelle superiori, dove la nostra formazione continua ad aumentare.

La maggior parte di noi và poi all’università per cercare di conquistare una laurea che, si spera, possa aiutarci a trovare migliori opportunità nel mondo del lavoro, perché in fondo è per quello che si studia. Alcuni preferiscono continuare a perfezionarsi con un master, altri ancora trovano fondamentali i corsi professionali per crearsi un mestiere.

Una volta arrivati nel mondo professionale, tanti continuano a studiare e a formarsi, perché bisogna rimanere aggiornati alle novità che ci circondano e perché occorre farsi trovare pronti per soddisfare i propri clienti.

Diventiamo delle persone ben istruite nella vita grazie agli sforzi dei nostri genitori prima di tutti, degli insegnanti poi. Ovviamente, spetta anche a noi decidere di avere successo e di impegnarci nello studio.

Oltre che per avere una professione e per cercare di guadagnare di più, lo studio è importante anche per renderci più aperti alle nuove culture, ad altre persone. Soprattutto chi prende la non facile decisione di andare a studiare all’estero, ad esempio, oppure chi vive in grandi città come Roma e Milano dove l’integrazione razziale è realtà da diverso tempo, ha l’opportunità di interagire con altre culture, con persone diverse da noi per modo di pensare.

Ma, oltre a questo, studiare apre la mente, fa diventare curiosi e non ci fa fermare di fronte ai preconcetti che ci vengono a volte inculcati, senza cattiveria né malizia, dalla famiglia, genitori e nonni.

Insomma, lo studio ci fa crescere, a 360°.